La Dichiarazione di Successione.

A seguito della morte di una persona (cd. “de cuius“, abbreviazione che tiene luogo dell’espressione latina “de cuius hereditate agitur“), e dunque con l’apertura della sua successione, dal punto di vista fiscale sorge l’obbligo di provvedere alla presentazione della dichiarazione di successione per il pagamento delle imposte e delle tasse dovute in relazione al passaggio di beni e di ricchezza in genere dal defunto ai suoi eredi e legatari; tale obbligo tuttavia non sussiste in presenza delle seguenti condizioni: se l’eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto ed inoltre se l’attivo ereditario ha un valore non superiore a 100.000 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari (condizioni che peraltro possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie).

Alla presentazione della dichiarazione di successione di regola debbono provvedere gli eredi ed i legatari (eccezion fatta per quelli tra costoro che abbiano rinunciato o rifiutato l’acquisto)entro un anno dalla morte del de cuius; in caso di ritardo o di omissione sono previste sanzioni, che tuttavia è possibile mitigare a certe condizioni attraverso il cd. ravvedimento operoso.

La registrazione deve essere effettuata presso l’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate competente per territorio in base all’ultima residenza nota del de cuius; se al tempo della morte il de cuius era residente all’estero  ma in precedenza aveva risieduto in Italia, la dichiarazione di successione deve essere presentata presso l’Ufficio dell’Agenzia nella cui circoscrizione era stata fissata tale ultima residenza italiana; con la precisazione che, qualora quest’ultima fosse sconosciuta, la dichiarazione deve essere presentata presentata a Roma presso la Direzione Provinciale II – Ufficio Territoriale ROMA 6 – EUR TORRINO, in Via Canton 20 – CAP 00144 Roma.

In sede di registrazione della dichiarazione di successione si provvede al pagamento, in autoliquidazione, delle imposte di bollo, ipotecarie e catastali, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali; l’imposta di successione invece, ove dovuta (esistono infatti ipotesi di esenzione dal pagamento in funzione di specifiche franchigie a favore di determinati soggetti, e tenuto conto del cd. “coacervo”), viene liquidata d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate.

Costi.

Il costo di una dichiarazione di successione non è fisso, ma varia in base ai profili fiscali della successione stessa; a ciò vanno aggiunti i costi per lo studio, la predisposizione e l’invio della dichiarazione di successione.

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Documenti e Info per la predisposizione della Dichiarazione di Successione.

  • Documento di identità e codice fiscale del defunto, con separata specifica indicazione dell’ultima residenza;
  • certificato di morte;
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà circa l’individuazione di eredi/legatari;
  • documenti di identità e codici fiscali degli eredi/legatari;
  • verbali di pubblicazione di eventuali testamenti lasciati dal defunto, in copia certificata conforme all’originale;
  • eventuali atti di rinuncia all’eredità o al legato, in copia conforme all’originale;
  • eventuali precedenti dichiarazioni di successione;
  • documentazione (atti di proprietà e visure catastali) relativa agli immobili caduti in successione;
  • certificazione bancaria o postale relativa ai rapporti (conti correnti, ecc.) del defunto in essere con Banche o Uffici postali al momento della morte;
  • ulteriore eventuale documentazione relativamente a attività/passività facenti capo al defunto;
  • sono fatti salvi ulteriori documenti e/o informazioni da richiedere in corso di istruttoria, caso per caso.
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